Silvia Conti
“Quando con tutto te stesso, amerai un bambino, il suo cuore si riempirà di gioia.
Quando lo rispetterai nel suo essere e nella sua dignità,
preparerai per lui la culla di tutti i suoi sogni.
Quando gli farai conoscere Dio, vivrà in pienezza, libertà e grazia…
e nel Suo amore, da grande, troverà ogni risposta.”
Silvia Conti
Le attività in ordine all’Insegnamento della Religione Cattolica offrono occasione per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori.
Nella progettazione curricolare vengono previsti ed elaborati percorsi di «conoscenza» della religione cattolica come dichiarato nei «Traguardi per lo sviluppo delle competenze per l’Insegnamento della Religione Cattolica» (Intesa MIUR-CEI, 11 febbraio 2010)
Per favorire la maturazione personale del bambino, nella sua globalità, i traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari campi di esperienza.
Il bambino scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte) per poter esprimere il proprio vissuto religioso.
Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni percepite.
Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.